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      Queste ànno il nome di diacciuoli.
      12°. Se poi la brina si mescola con sostanze organiche unite alle erbe, sulle quali è depositata, trasformandosi in una materia molle nocevole al bestiame che ne mangia, à nome melata.
      13°. [vedi figura 065.gif] Tutti conoscono la nebbia: poiché non vi è chi ignori tal nome essere stato imposto a quella meteora, per la quale l'aria circostante perde la sua trasparenza, e la quale, dal bagnare che fa, si rivela per acqua in istato di grandissima divisione e leggerezza, o per vapore in istato concreto.
      14°. A tutti sono note le nubi o nuvole, le quali turbano in alto la trasparenza dell'aria.
      15°. Si dicono cirri (fig.67.) quelle nubi biancastre (C) che offrono l'aspetto di filamenti sottili, o di lana scardassata.
      16°. I cumuli sono nuvole arrotondate (K), che presentano l'apparenza di montagne addossate le une sulle altre.
      17°. Gli strati sono falde nuvolose orizzontali (S), che si formano al tramontare del Sole, e si dissipano al mattino.
      18°. I nembi, o nubi di pioggia sono nuvole (N), le quali non ànno forma caratteristica, e si distinguono solo per la tinta, che è di grigio uniforme, e pei lembi che sono a frange.
      19°. I nomi di cirri-cumuli, cirri-strati, e cumuli-strati si usano ad indicare le nubi, nelle quali si osservano due forme diverse. Come pure i nembi sono anche chiamati cumulo-cirro-strati, quando in essi allo strato si unisce sopra il cirro, e di lato o sotto il cumulo.
      20°. Fra i nembi si distingue una piccola nube oscura, la quale a poco a poco diffondendosi ingombra tutto l'orizzonte, ed origina un fragoroso temporale.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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