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      69.), e porta un indice, in direzione diametralmente opposta a quella della banderuola. La rosa de' venti consiste in un cerchio, diviso in 32 settori uguali per altrettanti raggi, che chiamansi rombi di vento, e sono contrassegnati colle iniziali dei venti corrispondenti. La banderuola, come tutti sanno, spinta dal vento volge a questo la sua costa, e manda l'indice sul rombo corrispondente. A valutare la forza del vento, è in uso l'anemometro, che è una piastra metallica verticale, tenuta da una molla ad una certa distanza della detta costa della banderuola. Questa piastra è dal vento avvicinata più o meno all'asta della banderuola, a seconda che il vento medesimo à maggiore o minor forza.
      2°. Il vento aliseo all'origine cioè sulle coste orientali del mare, procede più ristretto; ma poi s'allarga, ed è assai più ampio alle coste occidentali. Esso non si fa sentire sui continenti, perché è impedito dalle catene dei monti, e contrariato dai venti irregolari; né spira precisamente sulla linea equatoriale, ma alla distanza di circa due gradi al di qua e al di là di essa.
      3°. Il vento polare non si manifesta solo sui mari aperti, per ammassi di ghiaccio che trasporta; ma anche sul continenti.
      4°. Franklin è stato il primo ad introdurre la distinzione fra i venti di aspirazione, e quelli d'impulsione. Dei primi si à un esempio nel venticello, che producesi all'aprir di un soffietto; dacché l'aria entra in esso, e il vento à la sua origine al foro dei soffietto medesimo. Infatti l'aria, che vi entra la prima, è la più prossima al cannello, poi via via la men prossima: onde il venticello va estendendosi e propagandosi a sempre maggior distanza dal detto cannello, ossia in senso inverso alla direzione dell'aria.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395