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      Basta che sappiasi a quale istante, secondo l'orologio del paese, per cui trapassa il meridiano primo, o di cui già si conosce la longitudine, è per accadere un dato fenomeno celeste; esempigrazia il principio o il fine di un ecclisse solare o lunare, o meglio di qualche satellite. Allora notando con precisione quale ora segni il cronometro, regolato secondo il mezzogiorno del paese di ignota longitudine, nell'istante in cui di fatto accade l'ecclissi; la differenza fra il tempo dell'ecclissi osservata e quello dell'ecclissi predetta darà la longitudine cercata.
      3°. Si conosce in antecedenza e può predirsi il momento, in cui per un dato paese di nota longitudine una qualche stella deve rimanere coperta da un dato pianeta primario o secondario. In un altro paese di longitudine differente questo occultamento accadrà in tempo diverso. E ciò per due cagioni: I. perché la differenza di longitudine porta differenza di denominazione al tempo; II. perchè il fenomeno, per la parallasse (49.), accade realmente in due istanti diversi. Per la qual cosa, ove sia stata già calcolata questa seconda diversità, non si avrà che a sottrarre questessa dall'intera differenza di tempo fra l'osservato ed il predetto, per averne la longitudine. Questo metodo richiede a dir vero un operazione più complicata, ma è assai più esatto degli altri, e di un uso più frequente.
      Dimostrazione. Già è stato provato che un medesimo istante viene chiamato diversamente in due siti di differente longitudine, e che ogni differenza di una unità nel tempo porta la disparità di 15 unità nella longitudine.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395