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      3°. [vedi figura 080.gif] La balena invece di denti à delle lamine elastiche formate di osso detto appunto di balena, discendenti dalle pareti della mascella superiore, e servono a trattenere i pesciolini e le lumache introdotte in bocca coll'acqua; cui poscia la balena rigetta per mezzo dei due così chiamati sfiatatoi formando quasi due fontane. È cogli sfiatatoi, che essa respira quando viene a galla.
      4°. Negli animali carnIvori i denti molari prossimi ai canini sono piccoli, e poi ne viene uno storto e tagliente dettio laceratore o laniatore. I serpenti velenosi poi, oltre i comuni denti acuti rivolti all'indietro, ne ànno uno, due, o tre altri per parte nella mascella superiore, che sono assai lunghi, acutissimi, scanalati ed aperti alla punta e alla base. Quest' ultima apertura comunica con un canaletto, che va a finire con una vescichetta contenente e ad una glandola producente il veleno, cui l'animale getta nella ferita da sé fatta. Lo scorpione tiene il veleno all'estremità della coda.
      5°. Alcuni insetti ànno alla bocca due appendici dette mascelle o mandibole (fig. 80.), simili alle branche di una pinzetta, che operano lateralmente, non d'alto in basso, e servono ad afferrare gli alimenti solidi e triturarli. Ad alcune mascelle sono attaccati i palpi, che sono altre piccole appendici per toccare o prendere gli alimenti. Altri poi, che assorbono i liquidi, ánno un canale detto tromba, che ora è ravvolto a spira come nelle farfalle, ora sembra la proboscide dell'elefante, come avviene nelle mosche, ed ora è duro e chiuso in un astuccio, e accompagnato da pungolo.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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