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      Dimostrazione. Capita così la questione, la risposta non è dubbiosa; e ce la dànno i Metafisici. Supponendo, dicon essi, che Domineddio effettuasse questa infinita divisione, la quale si richiede se sia possibile, la sua illimitata potenza verrebbe con ciò a gittare in disparte (una dall'altra) un numero infinito di cose reali. Ora il numero infinito attuale ripugna. Dunque ripugna la divisibilità effettiva infinita. Ripugna anche la divisibilità effettiva indefinita: dacchè questa ricade in quella. Conciossiacchè intanto una cosa sarebbe in sè, indefinitamente divisibile, in quanto ogni divisione, che si effettuasse in lei, non sarebbe mai l'ultima; e però le divisioni effettuate sarebbero finite, ma infinite dovrebbero dirsi le effettuabili. Per altro, affinchè questo potesse dirsi, bisognerebbe di necessità che nel corpo si ritrovassero infinite parti reali, e distinte in sè medesime una dall'altra: giacchè è assurdo che si possa separare da tutte le altre una cosa, che non vi è realmente insieme alle altre, e non à un'esistenza propria. Dunque nell'ipotesi della divisibilità indefinita, sempre si supporrebbe nel corpo un numero infinito di parti reali, come nel caso della divisibilità infinita.
      2° Nessun corpo può, per mezzo delle forze fisiche, ridursi stabilmente ai suoi elementi semplici.
      Dimostrazione. I Metafisici dimostrano contro gli idealisti, che i fenomeni fisici si debbono spiegare con cause fisiche; e non cogli elementi della materia, che certamente non sono corpi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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