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      SEZIONE PRIMAPONDERABlLI
      PROEMIO
     
      10. Oggetto e partizione della presente Sezione.
      * I. SCOLII. 1° Sappiamo già (8. I. 4a) che sotto il nome generico di ponderabili s'intendono tutti i corpi in quanto sono solidi, liquidi, e vaporosi; e però lo studio dei corpi ponderabili nella fisica sperimentale si aggira principalmente intorno alle proprietà della solidità, della liquidità, e della vaporosità. Ma innanzi tratto, è pregio dell'opera ricercare se queste stesse proprietà sieno inerenti stabilmente a certe date sostanze; oppure mutabili in guisa che un medesimo corpo, senza cangiar natura, possa tramutarsi di solido in liquido, di liquido in vapore, e viceversa. La verità di questa seconda parte della disgiuntiva è tanto ovvia, che basta ricordare alcuni fatti assai noti, perchè sia ammessa in tutta la sua generalità. Infatti l'acqua (chi non lo sa?) raffreddandosi si congela o divien solida, invece fortemente riscaldata si converte in vapore. I metalli al crogiuolo si liquefanno; e fino evaporano. Non solo gli alabastri, ma le stesse lave, i così detti trappi, i graniti già furon liquidi. I sali, immersi che sieno nell'acqua, non fanno più che tutto un liquido con questa, e parimente le resine si sciolgono nell'acquarzente, ed i metalli nell'acqua regia. Lasciando evaporare l'acqua salsa si ottiene il sale solido come prima. La sostanza del legno e del carbone, non che delle ossa, quando circolava sotto forma di succo per i vasi dei corpi organizzati, certamente fu liquida. Che più? L'allume, il cristal di monte, l'ametista, i granati, la pirite di ferro, lo stesso durissimo diamante, poichè si rinvengono sotto forme geometriche regolari, debbono un giorno essere stati liquidi, come vedremo a suo luogo.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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