Pagina (46/424)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma se, stando così le cose, si apra ora la chiavetta inferiore (F), pel beccuccio (D) esce quasi tutto quanto l'idrargiro dal vaso cilindrico. Or perchè ciò? Perchè l'aria, stipata nel vase sferico (R), faceva una continua forza per rioccupare tutto il suo primiero spazio; ma, finchè il tubo era pieno di argento vivo, la pressione di questo vinceva quella forza dell'aria, e la teneva compressa: dopo, chiusa la chiavetta inferiore, e fatto versare il liquido superiore dal tubo, l'aria rimaneva racchiusa nel vase sferico per la chiusura ermetica della chiavetta; ma appena si apre questa (F), l'aria rimane libera a manifestare la sua energia, spinge dinanzi a se l'idrargiro, lo caccia dal recipiente cilindrico, e torna a rioccupare il posto suo. Questo fatto, che può ripetersi per qualunque altro vapore, ci permette di stabilire la legge esposta.
      5° Tutti i vapori sono pesanti.
      Dimostrazione. Si è pensato per molti secoli, che l'aria non pesasse; anzi, unitamente al fuoco, fosse assolutamente leggiera, dotata cioè di una tendenza a salire verso la sfera (8. II) del fuoco, che i Peripatetici imaginarono cingere tutt'intorno l'atmosfera: a differenza della terra e dell'acqua, elementi da essi creduti assolutamente pesanti, perchè si mostrano forniti di tendenza a discendere verso il centro del globo terrestre. Fu Galileo che nel 1640 pel primo dimostrò, come l'aria pesi non men bene dei solidi e dei liquidi: e noi riferiremo un'esperienza assai somigliante a quella istituita da lui medesimo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Peripatetici Galileo