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      Più tardi si sono anche perfezionati i metodi per precisare, con tutta esattezza, queste due temperature costanti; prescrivendosi, fra le altre cose, che il punto di ebollizione si segni tenendo il bulbo immerso non nell'acqua bollente, ma nel vapore, che da essa si solleva. Siccome per altro i due sopraddetti limiti non sono stati da tutti contrassegnati coi numeri medesimi, nè sempre determinati coi metodi stessi; ne sono nati diversi termometri. Fra i quali i più celebri sono: I. L'ottantigrado (fig. 9.), detto anche impropriamente di Réaumur(17), nel quale lo zero è al livello ottenuto pel gelo liquidiente; ed al livello determinato per l'immersione nel vapore, che si solleva dall'acqua bollente, si ritrova l'80°. S'intende già che lo spazio, frapposto a questi due limiti, si divide in ottanta porzioni; le quali debbono essere tutte della stessa lunghezza, a condizione che il tubetto sia veramente cilindrico, abbia cioè in tutta la sua ampiezza il canale interno ugualmente largo. Anzi, sebbene al di là di detti limiti le dilatazioni dell'idrargiro non sieno più perfettamente (IV. 2°. II) uniformi, si suole anche fuori di essi estendere la graduazione; con questa legge che sotto lo zero si riprincipia a segnare 2°,30,....: ma questi gradi si distinguono dagli altri, premettendo loro il segno matematico di negatività, e coll'epiteto negativi o coll'aggiunto sotto zero; dicendosi: dieci gradi sotto zero, oppure dieci gradi negativi. II. Il centigrado (fig. 9.), detto anche di Celsius; perchè questi ne sembra l'autore.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Réaumur Celsius