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      3° Vien chiamato peso specifico il peso di due corpi di ugual volume. Quando si dice che il piombo pesa più dello stagno, o l'acero più del sughero, o l'acqua più dell'olio, si vuole intendere che quei corpi, presi ad uguali dimensioni, non ànno lo stesso peso fra loro. In questo senso si afferma, che il peso dell'aria al livello del mare (chè più in alto è più leggiera) è 1/1570 di quello dell'acqua stillata a 4°; e quello dell'idrargiro è 13,5 pur quello dell'acqua medesima.
      4° Gravità è un altro nome del peso; e però i corpi pesanti si chiamano anche gravi. Ma a rigore gravità è il nome imposto alla cagione, qualunque ella sia, del peso dei ponderabili.
     
      II. PROPOSIZIONE. Anticamente si pensò che gli elementi gravi (che allora si credevano essere la sola terra e l'acqua), come i più grossieri, avessero una tendenza innata ad allontanarsi, il più che potessero, dalla sede della quinta essenza; e però andassero a collocarsi al centro della sfera stellata e che per contrapposto i leggieri, creduti i più nobili, (vale a dire l'aria e il fuoco) fossero dotati della forza di salire su verso la materia celeste, o fino alla sfera del fuoco. Ma caduta questa teoria, per la scoperta del peso dei corpi di qualsivoglia stato; presto si riconobbe la gravità non poter essere che un attraimento, il quale si faccia continuamente fra le particelle dei ponderabili. Questa, che dapprima era una pura ipotesi, dacchè non solo ne fu dimostrata la sufficienza, ma ben anche la verità, divenne una tesi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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