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      Per la qual cosa, a quel modo che una palla di bigliardo assai pesante poco perde di sua velocità per
      l'incontro di alcune piccole palline, ma assai ne perderebbe, se ne incontrasse molte, oppure ove fosse essa medesima assai leggiera; a quel modo che una sola pattuglia impiegherebbe molto più lungo tempo di un battaglione, a compire una marciata lungo una strada piena di ostacoli e barricate; alla stessa maniera un corpo pesante cade con celerità maggiore di uno assai leggiero.
      2° La gravità opera in ragione diretta delle masse, ed inversa quadrata delle distanze. I. La prima parte della legge è manifesta. Poichè la gravità non è se non un'attrazione, che si esercita fra tutte le molecole dei corpi ponderabili; certamente al raddoppiarsi o triplicarsi,... del numero delle molecule del corpo attratto, deve parimente esser doppiato, o rinterzato l'attraimento che questo soffre: ed inoltre quanto è il numero degli atomi o delle molecule del corpo attraente, tante ancora saranno le volte, che l'attraimento stesso si replica sulle singole particelle dell'attratto. II. Quanto poi alla seconda parte della legge si avverta, che anche non volendo dimostrare a rigore la verticalità della caduta dei corpi, il solo fatto del loro andare dall'alto al basso in tutte le regioni della Terra, la quale è pressappoco sferica, dimostra che l'attrazione terrestre verso i corpi sullunari si diffonde quasi dal centro di essa secondo la direzione di tutti i suoi raggi. Questo per altro nella Parte matematica verrà provato con tutta l'esattezza e rigore logico: ed ivi stesso si dimostrerà, che la gravità opera alla stessa maniera in cui opererebbe, se l'attrazione, che fanno le singole molecule terrestri, fosse tutta radunata e condensata al centro della Terra.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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