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      III. Ove si ripensi che la Terra (come fu dimostrato nella Parte osservativa) è rigonfiata all'equatore e depressa ai poli, vien subito suggerita alla mente l'idea, che debba produrre una diminuzione di peso anche la maggior distanza dal centro terrestre, alla quale si rinvengono i corpi collocati all'equatore. E di vero, diminuendo la gravità (come abbiamo or ora dimostrato) nella ragione in cui cresce il quadrato della distanza dal centro della Terra, quel rigonfiamento del globo deve pure influire in qualche maniera sul peso dei corpi. Appena ciò fu pensato, che si chiamò in aiuto il calcolo; e si vide che la distanza maggiore, che passa fra il detto centro ed i corpi equatoriali, deve produrre una diminuzione di peso uguale appunto alla differenza, che scontrasi tra il fatto sperimentato, e il calcolo della forza centrifuga. Con che rimane dimostrata e spiegata ad un tempo la sovraesposta legge; e si à una nuova conferma sì della rotazione diurna, che della figura ellissoidale del pianeta da noi abitato.
     
      IV. COROLLARII. Dalla prima legge si deducono due importanti corollarii.
      1° Dunque il diverso peso specifico (I. 3a) non è che una diversa densità (18. I. 6a); così quello si scambia e sinonima con questa, e questessa si valuta da quello. Dappoichè è certo che un medesimo corpo, conservando il suo peso, varia di densità col dilatarsi, col ristringersi, od espandersi; in guisa che un identico volume di un corpo medesimo pesa più o meno, a seconda che è più o meno complesso.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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