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      3° Se il vapore, in cui si è tramutato un certo liquido, cessi di possedere quella dose di calorico, che à dovuto acquistare per divenire un vero aeriforme, si traduce in vapore vescicolare. Ove si raffreddi anche vie maggiormente, ed inoltre sia sufficientemente compresso, ritorna liquido un'altra volta. Fenomeno che porta il nome di liquefazione(22).
      4° Tempo fa si credeva che esistessero degli aeriformi veramente illiquefacibili; e si poneva quindi gran differenza fra quegli aeriformi, che furono creduti stabilmente tali, e quelli che possono liquefarsi. Quindi ogni aeriforme illiquefacibile si distingueva col nome straniero di gaz, o gas, italianizzato posteriormente in gasse: l'aeriforme liquefacibile riceveva esclusivamente il nome di vapore. Ma dappoichè si è veduto, che alcuni aeriformi riputati veri gassi, coll'abbassarne la temperatura assai più di quello che si fosse fatto in antecedenza, e col comprimerli eziandio con maggior forza, possono liquefarsi essi pure; quella distinzione è divenuta falsa: e però i due vocaboli si son principiati ad usare promiscuamente come sinonimi, dicendosi spesso anche gasse acqueo. Più comunemente per altro il nome di vapore vien riserbato a quegli aeriformi, che facilmente si liquefanno; e seguitano a dirsi gassi, o gaz, o gas, tutti gli altri.
     
      II. SCOLII. 1° Può anche avvenire che un solido si converta violentemente in aeriforme, senza passare per lo stato di liquidità. È noto che la polvere pirica, il carbone, ed altri corpi, riscaldati che sieno acconciamente, si convertono violentemente e (secondo tutte le apparenze) immediatamente in vapore.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424