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      È un fatto assai facile a verificare, che quando in un dato spazio chiuso sia evaporata tant'acqua da saturarlo, e l'evaporazione sia rimasta sospesa, questa può farsi riprincipiare di bel nuovo col riscaldare lo spazio stesso. Come all'incontro, col tener più freddo del solito lo spazio sovrapposto al liquido evaporante, l'evaporazione cessa; quando non si è ancora consumata tutta quella quantità d'acqua, che, sotto la temperatura ordinaria, suole disperdersi in vapore.
     
      III. COROLLARII. Dalle leggi dell'evaporazione, e dalla sua stessa definizione possono trarsi i seguenti corollarii.
      1° L'evaporazione si accelera col distendere il liquido in una più ampia superficie. E di vero, poichè l'evaporazione non si fa in tutta la massa del liquido, come la bollizione, ma alla sua sola superficie superiore libera (cioè in contatto coll'aria), è evidente che quanto questa sarà più ampia, e tanto (a parità di condizioni in tutto il resto) sarà in ciascuna unità di tempo più copiosa l'evaporazione medesima.
      2° L'agitazione dell'aria promuove l'evaporazione. È chiaro che per mezzo dell'agitazione l'aria viene a rinnovarsi in uno spazio aperto. Quindi è che, per l'agitazione stessa, all'aria o satura o impregnata di molto vapore, se ne sostituisce della asciutta, o almeno della non satura: e però l'evaporazione, che fors'era sospesa, o che continuava assai lentamente, allora riprincipierà, oppure ripiglierà vigore e celerità.
      3° L'umidità dell'aria dee valutarsi non dalla quantità assoluta di vapor acqueo commisto all'aria; ma sì dal rapporto, che passa fra questa quantità medesima e il punto di saturazione.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424