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      5° Ma come si forma la neve? Quando la temperatura di quelle regioni dell'atmosfera, nelle quali si trovan le nubi, discende sotto zero, i vapori costituenti le nubi medesime si condensano e solidificano; conformandosi, se l'aria sia calma, in tante stellette esagone, o prismetti esaedri, e sempre specificamente assai leggiere; anzi spesso ben dieci volte men pesanti dell'acqua. Or bene: queste, incontrandosi a vicenda, si riuniscono in fiocchi, e discendono lentamente al suolo.
      6° Il nevischio non è molto dissimile. Imperciocchè se la temperatura in alto sia molto bassa, i vapori si congelano più sodamente, formando dei piccoli granelli inviluppati talora di ghiaccio; i quali cadono con una certa velocità sotto quell'aspetto, in cui si chiamano appunto nevischio.
      7° Il gelicidio proviene da ciò, che l'acqua di pioggia, cadendo su terreno assai freddo, si aggela; e così ricuopre il suolo con quella sottil crosta di ghiaccio, che noi diciamo gelicidio.
      8° La grandine si forma, quando le grosse goccie d'acqua nelle regioni stesse dell'atmosfera si riconsolidano in masse più o meno grosse, e consistenti. Ma di questa meteora, spesso assai voluminosa e sempre funesta alle vigne o alle biade, torneremo a discorrere nella Sezione seconda.
      9° Finalmente quanto ai venti irregolari, principio dal far avvertire come, ad ogni pioggia che cada, si deve formare nell'atmosfera un vuoto immenso. Perocchè quel vapore così rarefatto, che è capace di restare sospeso assai in alto, e che però occupa un grandissimo spazio, tutto ad un tratto viene a condensarsi in goccie liquide, le quali in proporzione ànno un piccolissimo volume.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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