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      Dacchè i corpi molli ed anche gli aeriformi non compressi, tutti insomma quei corpi, che sotto l'urto si addensano in un senso senza distendersi nell'altro, certamente non sono elastici. Nè varrebbe il dire, che non vi à corpo nel quale dentro brevi limiti non veggasi qualche traccia di elasticità: come avviene in un filo di ferro ricotto, il quale piegato conserva la nuova figura, e però passa per anelastico presso gli artisti (che dalla poca sua elasticità non possono trarre vantaggio), ma siccome se s'infletta lievissimamente si raddrizza da sè, così agli occhi dello scienziato, che non misura le leggi naturali a palmi, apparisce ed è veramente elastico, come ogni altro corpo. Questa osservazione, che suol esser fatta da quelli, i quali amano di dire che tutte le proprietà dei corpi sono generali, si trova già confutata in altro luogo (15. II). Ma poichè si tratta di cosa di criterio, non sarà inutile tornarvi sopra, e ribadir meglio e più chiaramente una massima fondamentale in Fisica. E questa è, che le proprietà particolari dei corpi sono relative ed imperfette, e questa imperfezione equivale all'esistenza delle proprietà contrarie. E si faccia di penetrar bene il senso di questa proposizione. I solidi ànno la coesione; ma l'attaccamento delle loro particelle è così perfetto, che possa dirsi fisicamente impossibile il separarle? Quando ciò fosse, i corpi dovrebbero dirsi fisicamente indivisibili: il che è fisicamente assurdo. I liquidi e gli aeriformi sono fluidi: ma la scorrevolezza delle loro particelle non è perfetta, come è manifestissimo almeno


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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