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      Anzi tal forza è esercitata eziandio fra le particelle di un liquido e quelle di un altro, ancorchè fra loro i due liquidi non abbiano affinità eterogenea.
      Infatti si può appendere una gocciolina d'acqua sotto ad una di olio. È vero che in tutti questi fatti può avere pur qualche parte la pressione dell'aria circostante, ma essi non possono attribuirsi esclusivamente a questa. E ciò per la semplicissima ragione che essi riescono, sebbene con qualche diminuzione d'intensità, anche nel vuoto il più perfetto. Il ragionamento poi è il seguente. Ogni liquido, acconciamente raffreddato, si consolida; e allora possiede evidentemente l'attrazione molecolare. Dunque dovrem dire o che esso abbia acquistato questa forza nell'assumere lo stato solido, o che l'avesse anche prima, finchè era liquido. La prima ipotesi è esclusa dal riflettere, che ogni forza è una sostanza; e che nell'aggelazione, piuttosto che aggiungersi nulla di nuovo nel corpo, se ne sottrae il calorico. Resta dunque vera la seconda.
      3° Gli aeriformi ancora sono dotati della forza di attrazione molecolare.
      Dimostrazione. I. È noto a tutti i Fisici, che l'aria aderisce, spesso assai tenacemente, alle pareti dei recipienti; tanto che è talora cosa assai ardua lo staccarnela, quando appunto ciò loro interesserebbe per l'esatto riuscimento di certe sperienze. II. Ma anche senza questo, vale qui pure l'argomento recato pei liquidi. Imperciocchè sembra indubitabile, che qualunque vapore raffreddato o compresso opportunamente debba potersi liquefare: e certamente molti aeriformi sono stati di fatto tradotti in liquidi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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