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      E in fatti, che indicano quegli sprazzi di luce, che gettano da ogni parte lo zucchero, e le fratture dei metalli, e del marmo statuario? Ciò mostra evidentemente che i corpicciuoli, onde essi costano, sono terminati da faccette piane, e pulimentate a specchio; o, ciò che è lo stesso, che le loro molecole sono disposte con ordine. Infatti conviene riflettere che, ad ottenere coll'arte i sopraddetti poliedri compiuti e perfetti, è necessario che non sia disturbata l'opera della forza naturale, che li costruisce. E di vero in ognuna delle sopra esposte operazioni, il risultato è legato alla condizione, che il solido sia estremamente diviso e scorrevole, ossia ridotto allo stato di liquidità; che in tale stato si rimanga perfettamente tranquillo; e che finalmente la solidificazione non sia violenta, ma assai diuturna e pacata. Or quante volte non accadrà, che tali condizioni vengano a mancare? Il che spiega perchè di frequente i minerali non rivestano veruna forma regolare e geometrica; perchè talora i poliedri non sieno che abbozzati; e perchè questi spesso non mostrino che qualche faccetta piana e levigata.
      IV. Nè dee fare difficoltà, che talora veggansi degli angoli rientranti; perchè ciò devesi alla confusa riunione di più poliedri. Anzi qualche volta varii di questi si riuniscono con una certa simetria a formare, a cagion d'esempio, una croce, come accade nella staurotide (fig. 37.), o un cilindro scanalato (fig. 38.). Talora il piano di congiunzione si trova esteso considerevolmente, perchè erano (fig.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424