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      II. PROPOSIZIONE. Ciascuna particella di una massa liquida esercita colla stessa intensità e in tutti i sensi quella pressione, cui soffre un punto qualunque della massa medesima.
      Dichiarazioni. 1° Se si riempia d'acqua un vaso sferico (fig. 145.), il quale abbia in qualche parte (per esempio in B) un'apertura chiusa da una membrana fragile, e in un'altra parte sia munito di un tubo (A), in cui possa scorrere uno stantuffo; al premere con questo le molecule di acqua toccate dallo stantuffo medesimo, la membrana si spezza, e l'acqua spiccia fuori con impeto. Se poi all'apertura stessa (B) venga innestato un altro tubo munito parimente del proprio stantuffo uguale al primo (A); anzi se in varie parti del vaso si ritrovino altri tubi (C, D, E,...) simili in tutto agli antecedenti, ad impedire che, col premere per mezzo di certi pesi noti il primo stantuffo (A), nessuno degli altri (B,C,D...) si muova, è onninamente necessario che a ciascuno si opponga un impedimento, il quale (fatto il diffalco di quello che devesi alla gravità del liquido e degli stantuffi, agli attriti, ecc.) sia esattamente uguale ai pesi, dai quali è caricato il primo (A). Dunque le pressioni fatte sulle molecule liquide, che toccano il primo stantuffo (A), si trasmettono di mano in mano su tutte le altre, fino a quelle, che trovatisi in contatto cogli altri stantuffi (B, C,...) e sono esercitate da queste ultime ugualmente in tutti i sensi.
      2° Poniamo che in un vase (fig. 146.) ripieno d'acqua s'introducano tanti tubi (A, B, C, D, ...) aperti da ambedue le parti, e ripiegati inferiormente, quale in uno, quale in altro senso a piacere; e che uno (T) fra essi sia munito di stantuffo (S). Basterà abbassare alquanto questo stantuffo, perchè l'acqua entri in ogni direzione nelle loro bocche inferiori, e s'innalzi in tutti ugualmente(37). Or questo non potrebbe avvenire, se la pressione, fatta dallo stantuffo sulle molecole liquide non si trasmettesse immediatamente alle sottoposte, e poi da queste alle altre; e senza che questesse l'esercitassero (la pressione cui soffrono) in qualsivoglia senso, e venissero quindi a spingere il liquido in tutte quelle bocche così variamente disposte.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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