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      Dunque l'equilibrio non può aver luogo che allora, quando le molecule libere non possono più cadere rotoloni sulle altre; cioè quando saranno tutte disposte su di un medesimo piano perpendicolare alla forza comune.
     
      II. COROLLARII. 1° Dunque la direzione della gravità è secondo la verticale. Imperocchè dalla tesi dimostrata, risulta che la superficie del mare in ciascuna sua porzione è perpendicolare alla direzione della forza, da cui ciascuna molecola è sollecitata. Ma, prendendo le cose, un poco all'ingrosso, ciascuna molecula d'acqua non è animata che dalla forza di gravità. Dunque alla direzione di questa forza medesima dev'essere perpendicolare ogni porzione della superficie del mare. Ora ogni verticale per definizione è normale al piano dell'orizzonte; ossia a quella porzione di superficie marina, su cui essa verticale s'intende sollevata. Dunque la verticale, considerate le cose in grande e prescindendo da ogni forza perturbatrice, segna la direzione della gravità.
      2° Dunque la superficie dell'acqua, contenuta in qualsivoglia vase di capacità ordinaria, è un piano orizzontale(39). Poichè la direzione della gravità dev'essere perpendicolare tanto alla superficie di una data porzione di mare, quanto a quella dell'acqua contenuta nei vasi di capacità ordinaria. Dunque queste due superficie, nel medesimo sito della Terra, debbono essere parallele fra loro. Ma la superficie di quella porzione di mare costituisce il piano dell'orizzonte per quel sito o paese terrestre; ed ogni piano parallelo a quello dell'orizzonte chiamasi orizzontale.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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