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      Ond'è che, al primo salire dello stantuffo, l'asta del piccolo cono è portata alquanto in su per l'attrito, ma subito il suo estremo superiore batte contro il cielo della tromba, ed è arrestata. Essendo quindi così piccola la salita del conetto, dovrà questo chiudere la sottoposta apertura, appena lo stantuffo principia a discendere.
      3° Ma non basta. Giunge un tempo, in cui l'aria, la quale passa successivamente dalla campana alla tromba, è così poca, che (anche quando è stipata tutta sotto lo stantuffo) è rada più dell'esterna; e però non può esercitare per espansività una pressione che sia bastevole ad aprire la valvola, ed uscire all'aperto. Al che à in gran parte rimediato Babinet, per mezzo di una chiavetta, che porta appunto il nome suo(43). La quale è costruita in modo, che in una sua posizione (fig. 171.) mette in comunicazione il canale della macchina con ambidue i fori (o ed s) delle trombe; ma girandola di 90° (fig. 174.), viene a togliersi la comunicazione fra la tromba sinistra, e la campana, ed invece si apre un libero adito fra le due trombe. Per lo che l'aria rarefatta nella tromba destra, quando non può più aprire la valvula (fig. 175.) del suo stantuffo, per un condotto (a) mediano (che è sempre aperto) va al conetto della tromba sinistra: e poichè in quel tempo, in cui discende lo stantuffo destro, si solleva il sinistro; così essa si addensa sotto il destro, passa pel foro (a) sempre aperto sotto la tromba sinistra, e trovando in questa sollevato il conetto, vi s'introduce liberamente.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Babinet