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      Dimostrazione. Ad accertarsi di questa verità basta riflettere che l'aria, essendo pesante (14. II. 5a), è tratta in giù verso il centro della Terra; e perciò esercita pressione sulla sottostante che le impedisce di cadere. Quindi è che questa, essendo compressibile (14. II. 3a), viene a condensarsi; e tanto più, quanto è maggiore la quantità di aria che le gravita sopra. Per la qual cosa, la densità dell'aria che ci circonda, non è già quella che le compete per sua natura, ma sì veramente quella che le è imposta dal peso di tutta la sovrastante. Ond'è che in questo stato di condensazione, essendo elastica (14. II. 4a), è naturale che faccia un continuo sforzo per riprendere il volume, che le si addirebbe senza tal compressione, e lo faccia per ogni verso; perchè è anche fluida (14. II. 8a), e però dotata della trasmissione delle pressioni (37.). Ora la espansività è evidentemente l'effetto inevitabile di questo sforzo; è dunque necessario che l'aria per la sua elasticità, tenda continuamente ad espandersi, e si spanda anzi di fatto ogni qual volta non incontra una resistenza; che glielo impedisca. Dicasi altrettanto di ogni aeriforme. Perchè ognuno di questi, essendo ordinariamente soggetto alla pressione o mediata o immediata dell'atmosfera (chè a sottrarnelo sarebbe necessario collocarlo in un recipiente chiuso da un turacciolo solido e di capacità molto maggiore del suo volume), è più denso di quello che sarebbe di sua natura; ed in virtù appunto della elasticità, che esercita sotto la condensazione, fa forza per espandersi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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