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      È giallo verdastro, o grecamente klloros. Respirato in piccola quantità provoca la tosse esponendosi alla sua azione lungamente, si soffre anche di sputi di sangue: finalmente è un veleno. À un'altra singolarità, ed è di essere sostegno di qualche combustione, poichè parecchi corpi, e fra gli altri l'As, si accendono, se vengan ridotti in polvere fina e gettati dentro di esso. L'acqua ne discioglie due volumi uguali al suo. Sotto la pressione di 5 atmosfere si converte in un liquido denso 1,33. Ma non si è potuto mai solidare. Fu scoperto nel 1774 da Scheele. Fino agli ultimi tempi fu tenuto e chiamato acido muriatico ossigenato. È adoperato come decolorante per l'imbiancamento dei tessuti vegetali, e delle carte; e come disinfettante a purificare l'aria, e distruggere i miasmi organici.
      13° Ossigene (Oxygenium) O = 100. Vapore scolorito senza odore, nè sapore; densità 1,10563. È assai diffuso in Natura, ma sempre unito a qualche altro corpo. Infatti è uno dei componenti, dell'acqua, dell'aria, di tutte le terre, e di tutte le sostanze organiche. È anche utilissimo; perchè è l'elemento essenziale della respirazione degli animali, e il vero agente comburente in tutte le combustioni. Infatti, se si eccettuino pochissimi combustibili che possono bruciare anche nel gasse Cl, il sostegno generale delle combustioni è l'ossigene. E così, poichè per le esterne apparenze questo aeriforme non differisce dall'aria, il modo di riconoscerne la presenza è tentare se l'esca accesa, o il lucignolo ancor rovente di una candela smorzata si infiammino, o i vani combustibili ardano assai rapidamente e vivamente nel gasse ignoto.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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