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      Suole omettersi la parola ossido, quando esso è l'unico, che sia salificabile: perchè già si sa che nessun metallo puro si combina agli acidi; e però si dice solfato di rame, e non solfato di ossido di rame. Se poi il positivo sia l'acqua, o questa è combinata in proporzioni determinate, e allora al nome solito del negativo si aggiunge l'epiteto di monoidrato, biidrato, ecc., verbigrazia, acido solforico monoidrato, acido nitrico biidrato; o l'acqua è in quantità indeterminata, e non si nomina affatto, dicendosi acido nitrico senza più. Nè ciò può far credere, che l'acqua manchi del tutto: giacchè in tal raro caso è convenzione di aggiungere l'epiteto anidro.
      3° I gradi poi di acidità e dì basicità esprimonsi premettendo al nome dell'acido, o all'epiteto basico le particelle sesqui, bi, tri, quadri, ecc: la mancanza delle quali fa sottintendere la voce neutro. Però bisolfato di soda indica un sale, il cui acido è in quantità doppia di quella, che contiensi nel medesimo quando è neutro; solfato di calce sesquibasico vuol dire, che la base è una volta e mezzo maggiore che nel sale medesimo neutro.
      4° I binarii di terz'ordine si chiamano coi nomi dei due sali componenti; così dicesi solfato di soda con nitrato di potassa. Ove per caso raro i due sali abbiano una base comune, si nomina questa una volta sola, premessi i nomi dei due acidi o isolati, o congiunti in un nesso. Così suol dirsi solfato e tartrato di chinina, ed anche solfotartrato di chinina. Che se l'acido sia comune, il suo nome non si replica; e però dicesi solfato di allumina e di potassa.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424