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      2° Tutte le sintesi rapide di due semplici o di due composti, ed anche qualche analisi, sono combustioni. Infatti quando si combina il Cl coll'As, Sb, Sn, ed altri metalli; il S con Cu; il Br, I, Ph, Se, Te, As con Y, Gl, ed Al; il K ed il Na con metalli diversi, si à sempre svolgimento di luce e calorico. L'acido solforico anidro, combinandosi alla barite ed alla magnesia, è capace di arroventare queste terre. Sono combustioni eziandio le decomposizioni di certi corpi esplosivi; per esempio del biossido di H, degli ammoniuri di Au e di Ag, dei cloruri e ioduri di N.
      3° La facoltà illuminante delle fiamme non va di pari passo colla loro facoltà riscaldante. Dappoichè la fiamma di H manda una luce fioca, ma riscalda fortemente; per converso la fiamma delle resine e dei grassi non scalda molto, ma è assai vivace.
      4° La vivacità della fiamma dipende dal trovarvisi immerse delle sostanze solide. Imperocchè sono vivissime le fiamme del Ph, dello Zn, e di tutte quelle sostanze, che nel bruciare producono de' corpi solidi. La fiamma dei carburi d'H è tanto più splendida, quanto più questi contengono di C; per la ragione che questo rimane in parte isolato nell'interno della fiamma. Mentre è certo che i solidi si fanno incandescenti a temperatura più bassa di quella, alla quale s'infocano gli aeriformi; e però nella stessa fiamma, che è costituita da un vapore candente, può coesistere una sostanza molto divisa, ma tuttora solida. E infatti la fiamma dei carboni medesimi rimane affievolita, ove le si getti sopra una intensa corrente d'aria: poichè allora il C, per l'abbondanza dell'O, brucia completamente.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424