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      Perciò se l'acqua sia poca, svapora e lascia il combustibile abbastanza caldo per seguitare a bruciare. Come pure le correnti d'aria, intanto che promuovono la combustione aumentando la quantità dell'O, anche la contrariano, abbassando la temperatura del combustibile, ed allontanandone il gasse già candente. Quando la materia che brucia è molta, la corrente d'aria è più utile collo spingere su di esso l'O, di quello che sia dannosa coll'abbassarne la temperatura. Ma se relativamente sia poca, come accade quando si soffia sulla fiamma di una candela, allora il danno supera l'utilità, e la candela si estingue.
      2° La fiamma prende diversi colori a seconda della varietà dei prodotti della combustione, e della varietà delle sostanze frammiste alle molecule brucianti. Il rame, esempigrazia, arde con fiamma verde, e la fiamma dell'acquarzente assume tinte differenti quando tiene in soluzione sali diversi, essendo gialla coi sali di soda, rossa con quelli di strontiana, e via dicendo. Ma ogni fiamma, allorchè viene accendendosi, e quando sta per ismorzarsi, è violetta od azzurra; e non diviene bianca, se non allora che è molto intensa.
      3° In ogni fiamma permanente, come sarebbe quella di una candela, e di una lucerna ad olio o vegetale o minerale si distinguono tre regioni (fig. 204.); l'interna (A), nella quale il gasse non brucia, perchè non vi perviene ossigene; la media (B), nella quale accade la combustione di una sola parte della sostanza infiammabile per difetto di ossigene; e l'esterna, in cui per l'immediato contatto dell'aria si fa la combustione di quell'altra parte della sostanza infiammabile, che nella media era soltanto candente.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424