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      In generale per altro, per ottenere gli aeriformi bene asciutti, convien raccoglierli sopra un bagno non di acqua, ma di Hg.
      5° Per raccogliere una gran quantità sia di questo, sia di qualunque altro gasse, si adoperano dei vasi particolari; i quali, servendo anche a misurarne il volume, chiamansi gassometri. Il gassometro (fig. 216.), che è in uso per le sperienze scolastiche, componesi di un vaso cilindrico (A) di metallo, sormontato da un bacino (B), cui sostengono alcune colonnette metalliche; due delle quali (E, D) sono tubi muniti di chiavi. Il tubo mediano (E) congiunge il fondo del bacino (B) col cielo del vaso (A); il laterale (D) dal bacino scende internamente fino quasi al fondo del vaso. Dal fondo sale alquanto, rivolgendo la sua bocca in alto, un più largo tubo ricurvo (G), che può chiudersi con un turacciolo. Esce orizzontalmente dal cielo del vaso medesimo un beccuccio (F) munito di chiavetta; e finalmente due altri tubi (H, I) metallici sostengono un cannellino di vetro (IH), che esternamente mette in comunicazione il cielo col fondo del vaso cilindrico. Per adoperare questo attrezzo, bisogna principiare dal riempirlo di acqua. Il che si ottiene col chiudere la bocca inferiore (G) ed il beccuccio (F), aprire tutti i tubi, e versare acqua nel bacino. Questa pel tubo (D) laterale s'introduce nel vaso, donde esce l'aria pel mediano (E); e quando non ve ne cape più, si chiudono tutte le chiavi, e si apre la bocca inferiore (G). È in questa, che s'introduce il tubo di svolgimento dell'aeriforme, il quale s'à da riporre nel gassometro.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424