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      Secondamente questa à un volume, ed una forza elastica uguale alla somma dei volumi e delle forze elastiche dei due aeriformi separati, dond'essa risulta. Terzamente l'aria, allorchè viene disciolta dall'acqua, va soggetta ad una alterazione nella composizione sua: mentre in tal caso contiene più di 28 per 100 di O. Ora tutti questi caratteri escludono ogni idea di combinazione. Che poi il miscuglio mostrisi in ogni parte omogeneo, ad onta che una delle sue parti, cioè l'O, sia più pesante dell'altra, vale a dire del N; ciò non dee recar meraviglia. Dacchè tutti i fluidi elastici, ed anche quelli che non ànno fra loro affinità veruna, godono (52. II. 2a) della singolare proprietà (forse non ancora bene spiegata, ma al certo indubitabile) di mescersi insieme in proporzioni dovunque uniformi: all'opposto di quello, che sarebbe richiesto dalla diversità del loro peso specifico. Dunque ecc.
      II. SCOLII. 1° L'aria analizzata in ogni contrada di Europa, in luoghi elevati o bassi, alidi o paludosi, salubri o malsani, à mostrato sempre la medesima composizione. È stata analizzata anche quella dell'Egitto, (il che fu fatto da Berthollet), anche quella che sta 5 chilometri più su del livello del mare (e ciò si eseguì da Thenard sull'aria tratta già da Gay-Lussac, in occasione del suo volo aerostatico del 1804.); e dopo molte sperienze oggi ritiensi per dimostrato che la bontà dell'aria non dipende dalla quantità dell'O, la quale è invariabile. Ond'è che il nome di eudiometri dato agli strumenti, atti a misurare la quantità dell'O contenuta nell'aria, è affatto improprio(53).


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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