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      Il Na fa col Cl il sal marino ed il salgemma; e l'uno e l'altro è cloruro di sodio. Coll'O fa il perossido, ed il protossido detto soda, che è una base salificabile. Il sal di Glaubero è solfato neutro di soda; la soda di Malaga ne è un carbonato; il nitro cubico ne è il nitrato; il borace ne è il borato neutro. Tutti i sali di Na sono dall'acido solforico convertiti in solfati di soda; che ànno forma prismatica a sommità diedre, sono efflorescenti, e tingono in giallo le fiamme de' combustibili.
      3° Il Li è assai raro, perchè il suo ossido o la litina, donde s'estrae, scomponendolo coll'elettricità non ritrovasi che in piccole dosi in certi minerali, fra i quali i più importanti sono la petalite, e la lepidalite. Il Li decompone l'acqua (come il K ed il Na). La litina attacca fortemente il Pl; ed i suoi sali sono caratterizzati dal precipitato, che dànno coll'acido fosforico e coi fosfati alcalini.
      4° La strontiana, donde fu estratto lo Sr, è un protossido di Sr, che trovasi in molti luoghi, ed anche in Italia, ed à per carattere distintivo la proprietà di comunicare un bel rosso alle fiamme. I sali di Sr non sono precipitati, come quelli di Ba, da una soluzione di cromato di potassa.
      5° Il Ba si ottiene inviando una corrente di vapore di K sulla barita, che è protossido di Ba. La quale à grande affinità per l'acqua, e fa varii sali. Anche questi rendono gialle le fiamme, ma essi distinguonsi perchè le soluzioni dei solfati, e l'acido solforico ci determinano un precipitato bianco, detto spato pesante, che è solfato di barita, insolubile nell'acqua ed in tutti gli acidi meno il solforico.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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