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      7° Il Cd è contenuto nei minerali di Zn, e specialmente nelle calamine della Slesia; ad alta temperatura brucia, e fa un ossido giallo cupo, donde si distinguono i suoi minerali. È soggetto come lo Zn all'azione degli acidi; i suoi sali distinguonsi dalla insolubilità, in un eccesso del reattivo, dell'idrato di Cd, ossia del precipitato bianco prodotto dai più forti alcali.
      8° Il V non trovasi che in qualche minerale di Pb, o di Fe; è fragile, ed agevolmente riducesi in polvere del colore del Fe. Non è attaccato che dall'acido nitrico, il quale lo trasforma in acido vanadico, e dall'acqua regia. Al calore rosso brucia, producendo il biossido di vanadio.
      9° L'U è contenuto principalmente nella pechblenda, e nell'uranite. Quella è composta di ossido di U, ed è simile alla pece, cui i tedeschi chiamano pech; questa è un fosfato doppio di sesquiossido di U e di calce. L'U brucia anche sotto i 200°, e si converte in un ossido verde scuro; è attaccato dagli acidi con produzione di H, e di sali verdi: fra i quali alcuni dànno un bel giallo verdognolo ai flussi vetrosi. Molti Chimici suppongono che il sesquiossido di U sia un vero protossido, formato da O, con un radicale ossidato, che chiamano uranilo.
      10° Il Tl è stato ritrovato anche in varie piriti; spesso combinato con Au, Ag, Bi, Pb. All'aria si veste di un ossido simile nell'odore e nel sapore alla potassa; ed in presenza degli acidi scompone l'acqua come il Fe e lo Zn.
     
      * 71. Combinazioni dello stagno, antimonio, molibdeno, tunsteno, titanio, tantalio, osmio, niobio, pelopio, ilmerio.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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