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      L'alcoole (C4H6O2), per convertirsi in idrato di acido acetico (C4H4O4), dovrà prendere dall'aria 4O; dei quali 2 si combineranno con 2H in acqua, e così lo allungheranno. Il che equivale a due successive aggiunte di 2O l'una: colla 1a delle quali dall'alcoole vengano tolti 2H, e si forma aldeido ed acqua; colla 2a, ossidandosi l'aldeido, si forma l'acido acetico idrato. Dunque l'acido acetico nasce dall'ossidazione dell'alcoole. Ecco il perchè le bevande spiritose per convertirsi in aceto debbono essere in contatto coll'aria; anzi, se l'O sia scarso, non solo tale conversione è lenta, ma si forma solo dell'aldeido, che volatilizza, e così la materia prima dell'operazione si perde.
      15° Le basi ed i sali non solo dànno origine agli alcoolati, ma anche a dei composti, nei quali la natura dell'alcoole è totalmente cambiata. Così i nitrati di Ag e di Hg producono coll'alcoole i fulminati di Ag e di Hg; l'ipoclorito di calce vi produce quel liquido oleoso (C2HCl3), che fu detto cloroformio, allorchè si vide che a contatto di una soluzione di potassa dà del cloruro di K, e del formiato di potassa. Il cloroformio è celebre, perchè appressato alle labbra od alle narici produce in pochi minuti un assopimento, che può divenire letale, se il cloroformio non sia ben preparato, o se venga ispirato troppo diuturnamente.
      16° Certi olii volatili all'aria assorbono l'O ed inacidiscono: così l'essenza di mandorle, o idruro di cinamilo (C18H8O2) si trasforma in acido cinnamico (C18H7O3.HO), l'essenza di valeriana, o valerolio (C12H10O2) in acido valerianico, o amilico (C10H9O3.HO). Ma in generale gli olii volatili a contatto dell'aria si convertono in resine, acido acetico, ed acido carbonico.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424