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      E perciò la parte (ro) immersa del tubo verticale essendo più breve dell'altezza (DR) del tubo adducitore, l'aria entrerà per quello nella fiala, e non vi sarà assorbimento. Anzi il tubo verticale può impedire anche le esplosioni. Dacchè, quando il tubo adducitore (AD) non è più sufficiente al troppo rapido svolgimento del gasse, il liquido della fiala è spinto fuori pel tubo verticale; e per questo medesimo esce l'esuberante gasse.
      Il tubo di sicurezza può anche esser fatto ad esse e allora chiamasi tubo di Welter. Questo tubo (fig. 223.) prima scende (ei), e poi sale (ic); e nella parte discendente à una bolla (a). Per adoperarlo s'empie, col liquido della storta, tutta la parte sottoposta al centro della bolla. Quando la pressione interna della storta (M) supera l'esterna, il livello del liquido nel braccio ascendente è più alto di quello della bolla (a); quando le due pressioni si bilanciano, i due livelli sono nello stesso piano; quando in fine l'esterna supera l'interna, s'abbassa il livello del detto braccio, senza che s'innalzi sensibilmente l'altro nella bolla. Ma siccome la distanza, che passa fra la bolla (a) ed il punto infimo (i) dei tubo, è minore dell'altezza (bh) della parte emergente del tubo adducitore; l'aria entrata nel tubo di sicurezza, appena giunge al detto punto infimo (i), solleva la più breve colonna liquida (ia), ed entra nella storta prima che vi arrivi l'acqua. Così la pressione interna aumenta, e l'assorbimento diviene impossibile. Ove poi la pressione interna fosse per travalicare i confini della tenacità della storta, prima di spezzar questa troverà uno sfogo innocente sbalzando fuori il liquido contenuto nel tubo di sicurezza.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Welter