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      Spesso avviene di dover far passare un gasse per diverse bocce lavatrici; e allora ciascuna boccia più è prossima alla storta e maggior pressione deve soffrire. Infatti (fig. 224.) l'ultima boccia (E) sostiene la sola pressione atmosferica. La penultima (D) risente la stessa pressione, più quella (d) della colonna liquida contenuta nella porzione del tubo comunicante (R) immerso nel liquido dell'ultima. L'antepenultima (C) soffre le due sopraddette pressioni più quella (e) della colonna liquida della boccia susseguente; e così via dicendo. Finchè finalmente la storta soffre, oltre la pressione atmosferica, tutte le pressioni delle colonne liquide racchiuse nei tubi di comunicazione. Ond'è che, se le bocce sien molte, assai grande è il pericolo di esplosioni o di assorbimenti. Ma le une e gli altri si evitano col così detto apparecchio di Voolf. In cui ogni boccia à tre colli; dei quali i due laterali servono alla comunicazione, ed il mediano accoglie un tubo di sicurezza, che dev'essere più lungo della somma delle parti immerse dei tubi di comunicazione di tutte le bocce successive: inoltre il matraccio o storta (A) è munito del suo tubo ad esse, lungo quanto esige la sopraddetta regola. S'intende agevolmente che le pressioni esercitate dalle colonne liquide crescono colle densità dei liquidi medesimi; e però nella determinazione delle lunghezze dei tubi di sicurezza dev'essere valutato anche quest'ultimo elemento.
      I tubi di sicurezza, ove terminino superiormente in un imbutino, recano anche il vantaggio di poter aggiungere del liquido nei vasi, ai quali sono annessi, senza smontare l'apparecchio.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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