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      10° Quella parte della trattazione della luce, che si aggira sulla riflessione, si domanda Catottrica.
     
      9. Legge fondamentale di Catottrica.
      I. SCOLIO. A dimostrare la sopraddetta legge è assai opportuno lo strumento, che passiamo a descrivere. Si abbia (fig. 14.) un circolo graduato (DNR), il quale sia fermato verticalmente su di un sostegno, e porti al suo centro un piccolo specchio (I) orizzontale, e però perpendicolare al piano del circolo graduato. Inoltre al centro stesso (I) sieno impernati due bracci di metallo (ID, IR) mobili intorno ad un perno orizzontale. Uno di essi (cioè IR) porti un vetro smerigliato (R); l'altro (ID) un diaframma (D) opaco avente una piccola apertura in mezzo. Al di là poi del diaframma si ritrovi uno specchio mobile (S), destinato a ricevere un fascetto (A) di luce solare, e rifletterlo in guisa da farlo traversare l'apertura del diaframma, e cadere al centro (I) del piccolo specchio. Qui il raggio subirà una seconda riflessione, che è quella appunto che si vuole esaminare. Al quale intendimento si deve fare in modo che il vetro smerigliato (R) scorra intorno alla circonferenza del circolo graduato fino al punto, in cui si ottiene che i raggi riflessi (da I) passino esattamente nel mezzo del vetro smerigliato medesimo.
     
      II. TEOREMA. Gli angoli d'incidenza e di riflessione giaciono in un piano stesso, e sono uguali fra loro.
      Dimostrazione della prima parte. Dalla disposizione stessa dell'apparato, il centro del diaframma (D) e quello dello specchietto (I) distano ugualmente dal piano del circolo graduato.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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