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      Per astenerci da ogni considerazione metafisica, secondo la quale il colore, non essendo altro che qualche cosa di relativo, è una pura sensazione dell'animo prodotta (già s'intende) dall'azione del corpo nostro sullo spirito, e da quella dei corpi, che diciamo colorati, sul nostro; ci contentiamo di fare avvertire che la Fisica non à verun bisogno di ammettere la colorazione della luce. Basta che i raggi, i quali producono la visione dei diversi colori ed i quali certamente differiscono fra loro per la diversa rifrangibilità, facciano una diversa azione sulla retina; perchè nascano quelle diverse modificazioni fisiologiche (certamente non colorate) prima sul nervo ottico, e finalmente sul cervello, le quali, secondo le leggi a noi ignote del commercio psicologico, sapientissimamente preordinate dalla infinita Intelligenza del Creatore, sieno atte ad eccitare nell'animo quelle reazioni, che costituiscono la sensazione dei diversi colori. Comunque ciò sia, è impossibile pensare alla pura ricreazione e sollievo, che ci arreca la gaiezza e varietà dei colori de' fiori, dei drappi, delle pitture, senza che nasca in un cuore ben fatto un sentimento di gratitudine alla divina Bontà.
     
     
      ARTICOLO V
     
      INTERFERENZE, POLARIZZAZIONE, E SISTEMI OTTICI
     
      32. Diffrazione e anelli colorati.
      La legge del cammino rettilineo della luce (4.) soffre, in certe determinate circostanze, delle eccezioni. Giacchè talora le ombre dei corpi, invece di essere terminate in linee taglienti, sono orlate di tre o quattro liste colorate nella regione della luce piena (4. II. 3°), e talora anche la loro stessa regione apparisce spartita in nastri chiari e scuri.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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