Pagina (119/428)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma è diverso dalla luce comune: perchè con due altre simili riflessioni totali si torna a mostrare polarizzato; anzi possono ottenersene i fenomeni stessi, che suol dare il cristallo di monte.
      5° La luce polarizzata, e poi riflessa da una lastra di oro o d'argento, dà i più brillanti colori complementari nelle imagini ordinaria e straordinaria di uno spato d'Islanda analizzatore.
      6° I quali colori variano secondo l'angolo d'incidenza, ed il numero delle riflessioni sulle lastre metalliche.
      7° I colori medesimi ànno il massimo splendore, quando il piano di polarizzazione è inclinato di 45° verso quello d'incidenza, e spariscono, quando tale inclinazione è 0°, oppure 90°. Le leggi sulla polarizzazione ellittica, ossia queste ultime tre, debbonsi agli esperimenti di Brewster.
     
      38. Sistemi ottici.(40)
      Intorno alla questione sul modo di agire della luce, i fisici si schierano in due campi. Altri, sotto la scorta di Newton, tengono che la luce sia una sostanza tenuissima, la quale si stacca dai corpi luminosi e si spande tutto intorno, come fanno le molecole dei corpi odorosi per modificare le papille nervee dell'olfato. Altri poi, seguendo Huyghens e Descartes, pensano che questa tenuissima sostanza trovisi diffusa stabilmente in tutto l'Universo; e sia determinata dai corpi luminosi a scuotersi, a un di presso come fa l'aria per trasportare i suoni.
     
      I. DEFINIZIONI. 1° La teoria, per la quale si suppone che la luce sia continuamente lanciata intorno dai corpi luminosi, è detta sistema dell'emissione, ed anche corpuscolare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Islanda Brewster Newton Huyghens Descartes Universo