Pagina (144/428)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quell'angolo qui a Roma nel 1859 valeva 59°,12'. Anzi, se la sbarra medesima si trasporti nell'emisfero australe, sarà il polo sud, che si abbasserà verso il suolo; e ad un di presso si abbasserà tanto più, quanto sarà più grande la latitudine. III. Che se possa usarsi uno strumento (fig. 109.) che sia molto dilicato, e munito di un circolo graduato verticale per le misure esatte, potrà perfino verificarsi che anche questa deviazione dell'ago dal piano orizzontale va divariando da un'epoca all'altra. A Roma diminuisce di circa 3',05 all'anno.
     
      II. SCOLII. 1° La più felice ipotesi che sia stata proposta a spiegare la virtù direttiva della calamita è quella di Gilbert; il quale principiò a considerare la Terra come una grande calamita, avente i suoi poli e la sua linea neutra. Quindi i due fluidi magnetici terrestri ànno ricevuto il nome dall'emisfero, in cui giacciono: e siccome l'attrazione avviene fra fluidi eteronimi; Così il magnetismo, che trovasi al polo nort di una calamita, è detto australe, e boreale quello che è attratto verso il polo australe della Terra. I fatti poi sopra enunciati provano, che i poli della Terra, considerata come calamita, non coincidono coi poli geografici, nè la linea neutra giace nell'equatore.
      2° L'energia, colla quale la Terra dirige le calamite, è variabile: come si prova con una calamita orizzontale appesa ad uno o due fili paralleli. Infatti ritogliendo tale calamita dalla sua posizione di equilibrio concepisce delle oscillazioni, dalla varia frequenza delle quali si dee argomentare che in diversi siti ed in diversi tempi la forza, che chiama la calamita nella sua direzione stabile, è diversa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Roma Roma Gilbert Terra Terra Terra Terra