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      9° Anzi su di una punta acuta e + a, o smussata e -a si forma una lucente aureola; si stacca invece un cono di luce violetta da una punta acuta e -a, o smussata e +a. E quando l'elettrico si getta impetuosamente da un corpo ad un altro, s'ode un fragore, e guizza una luce, che a piccola distanza è rettilinea (fig. 129.), a distanza maggiore è ramificata (fig. 130.) e a distanza ancora maggiore serpeggia (fig. 131.) a zigzag.
      Ove poi il corpo, su cui l'elettrico si getta o da cui si stacca, sia l'umano, si soffre una sensazione dolorosa.
      10° Sia un vase di forma ovale (fig. 132.), munito di chiavetta per potervi fare il vuoto boileano, e di due aste metalliche verticali, e queste sieno terminate in due pallette, poste ad una giusta distanza fra loro. Ove si faccia comunicare una delle aste colla macchina elettrica e l'altra col suolo, si veggono scoccare delle liste sinuose di fuoco da una all'altra sferetta. Rarefacendo alquanto l'aria, queste liste divengono meno sinuose, e si slanciano a distanza più grande; fatta la rarefazione massima, l'elettricità passa continuamente, formando fra le due sferette una sferoide luminosa.
      Che se facciasi il vuoto in un lungo tubo di vetro (come sarebbe quello della caduta dei gravi), di cui un capo si metta in comunicazione colla macchina, e l'altro col suolo; è bello vedere quando una, quando più serpi di fuoco leggermente violette guizzare per tutta la lunghezza del tubo medesimo.
     
      II. DEFINIZIONI. 1° Si chiama diffusione lo spandersi che fa l'elettrico su tutte le parti di un medesimo conduttore.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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