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      Appena si fa girare il disco della macchina, i doppii pendoli fuggono uno dall'altro, ed i semplici si allontanano dall'asta deferente, a cui sono appesi. il che prova, che essi sono elettrizzati, e lo sono specialmente perchè comunicano col cilindro, il quale, respingendo da sè altri corpi esposti com'esso all'influenza, mostra di essere fortemente elettrizzato. Or questo elettrico non è passato sul cilindro, nè per comunicazione, nè per assorbimento: perchè si frappone un coibente; perchè non esistono punte; perchè non si avverte veruna diminuzione sul conduttore; perchè finalmente (e questo è ciò che più monta) si sperde ogni segno di elettricità sul cilindro, col solo allontanarlo dal conduttore.
      Dimostrazione della 2a parte. I pendoli tanto più divergono, quanto distano maggiormente dal mezzo. Inoltre appressando un bastoncello di resina, elettrizzata negativamente, ai pendoli dell'influito, se l'influente è +°, fuggono i prossimi all'influente, e sono attratti i remoti. Si osserva l'opposto, quando l'influente è -°. Dunque ecc. E questo conferma vie meglio che qui non si tratta di un passaggio, ma di un vero svolgimento di elettricità.
     
      III. SCOLII. 1° L'influsso si considera come l'effetto della legge delle attrazioni e ripulsioni fra le elettricità o eteronime od omonime: e si spiega così. il corpo infinito possedeva, come tutti i corpi allo stato neutro, l'una e l'altra elettricità: finchè queste erano mescolate insieme, i loro effetti si elidevano a vicenda, e non si manifestavano.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428