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      E questo è il fenomeno, cui più su abbiamo chiamato scossa. Accade lo stesso ove più individui facciano, come suol dirsi, catena fra loro, ossia tengansi per le mani uno appresso all'altro in circolo; ed il primo tocchi l'armatura esterna della bottiglia, e l'ultimo l'interna. La scossa per altro riesce più intensa agli estremi, che al mezzo della catena medesima. Anzi, a ricevere una scossa, basta eziandio stare in prossimità, del conduttore della macchina elettrica mentre questa si vien caricando, e se ne estraggono delle scintille. Perchè al suo caricarsi ogni oggetto prossimo al conduttore si elettrizza per influenza, e, se comunichi col terreno, abbandona l'elettricità omonima e riserva legata la sola eteronima. Ond'è che ad ogni trar di scintilla (che è un sopprimere l'elettricità influitrice) dee rispondere un violento diselettrizzamento. il quale, se avvenga in un animale, dee scuoterlo; come si vede tenendo vicino alla macchina una rana uccisa di fresco comunicante col terreno. E perciò non vi è bisogno di esser colpiti direttamente dalla scarica elettrica per restar fulminati. il solo trovarsi esposto alla induzione delle nuvole, pregne di elettricità, occasiona allo scoccar del fulmine un contraccolpo così violento, che può produrre una specie di letargo, e fors'anche la morte.
      13° Questi ultimi cenni fanno vedere che le leggi dell'induzione, oltre all'esser feconde delle più soddisfacenti spiegazioni intorno a fenomeni anche grandiosi, cospirano con tutte le altre ad ingerirci un'alta idea della potenza del Creatore.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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