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      Sia (fig. 182.) un vasetto di vetro; il cui fondo venga traversato a tenuta d'acqua da due fili di platino (h, n), il primo dei quali comunichi col polo +° (P), ed il secondo col -° (N) di una pila voltaica. Versata dell'acqua nel vase, s'empiano parimente d'acqua due campanelle (O, H), e si capovolgano nel recipiente in guisa, che in una (H) si ritrovi l'elettroforo negativo (n), e nell'altra (O) il positivo (h). Si vedranno delle bollicine gassee salire nelle campanelle con velocità, che potrà aumentarsi col rendere più conduttrice l'acqua per mezzo di un sale; o di un acido scioltovi. Or bene: sempre sul -° (in H) si trova un volume di gasse doppio di quello che trovasi sul +° (in O); di più il gasse, che è metà, à tutti i caratteri dell'ossigene, e l'altro, che è doppio, à tutti quelli dell'idrogene.
      2° La stessa azione fa la corrente sugli ossidi, sugli acidi, e sui sali; in tutti insomma i composti conduttori, e liquidi. Così si è ritrovato che le terre sono ossidi metallici. La decomposizione dei sali si mostra con un tubo (Fig. 183.) ricurvo, in cui si versa una dissoluzione di solfato di potassa o di soda tinta in violetto collo sciroppo di viole. Terminando i reofori con filo di platino, uno di questi capi s'immerge in un braccio (A) del sifone, e l'altro nell'altro (B). Dopo qualche minuto il braccio positivo (A) si arrossa, ed il negativo (B) verdeggia(54).
      3° Nelle decomposizioni effettuate dalla corrente, non accade solamente separazione degli elementi, ma vero trasporto di uno di essi al polo +°, e dell'altro al -°. Due sperienze di Davy sono interessanti a tal proposito.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Fig Davy