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      Se formasi sulla terra, i corpi leggeri ne saranno attratti; si getteranno verso il vertice del cono; e, dopo essersi scompartita l'elettricità, saranno respinti, e formeranno una nube di polvere. Allora, ricomponendosi le elettricità a traverso della tromba, cesseranno i tuoni. Ma una volta che la nube si troverà in comunicazione col suolo, gli oggetti terrestri saranno vivamente attratti, sollevati a grande altezza, e gettati lontano.
      6° Pouillet à dimostrato che dall'acqua, contenente in soluzione dei sali, si sollevano vapori elettrizzati negativamente; intanto che il crogiuolo, in cui essi si formano, è elettricamente positivo. Di più esso stesso à fatto vedere, che l'atto della vegetazione è accompagnato da svolgimento di elettricità. Perciò l'elettricità atmosferica fu attribuita all'evaporazione, ed alla vegetazione. Ma questa spiegazione è stata recentemente posta in dubbio; e Peltier, che à teste fatto tanti studii su tal soggetto, à negato perfino che l'aria contenga l'elettrico +°. Secondo lui i vapori formano uno strato -°, dentro il quale gli elettrometri rimangono in riposo: ma al di sopra di questo strato si vede l'elettrico +°, per la influenza, che soffrono gli strumenti dal -° sottoposto. Delarive ammette un'elettricità propria della Terra, dovuta alle azioni chimiche, le quali si operano nella superficie interna della crosta solida. Questa conserva il -°; ed il +°, spinto alla superficie superiore, è trasportato nell'atmosfera dai vapori, che continuamente vi si sollevano.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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