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      Il lor posto alle superiori men calde. Queste, cadute che sieno al fondo, prendono il calorico, e ascendono come le prime e così si stabiliscono due correnti, una ascendente di acqua più calda, ed una discendente della men calda: finchè ciascuna molecula, dopo esser andata più volte da sè ad attingere la sua porzione di calorico, può giungere a tale temperatura da passare violentemente in vapore; ed ecco l'ebollizione. Questo concetto si rende sperimentale gettando nell'acqua dell'ambra o della segatura di legno, la quale (fig. 273.) sale in mezzo e discende dai lati in due correnti visibili. Accade l'analogo nell'aria. il calorico solare la trapassa senza riscaldarla, ma le sue molecole inferiori sono riscaldate dalla Terra, e salgono; sottentrano le men calde, e così di sèguito.
      6° Quindi la spiegazione dei venti. Relativamente ai costanti conviene avvertire che l'aria della zona torrida, come quella che è più riscaldata dalla Terra, si dilata, si alleggerisce, ed ascende. Quella delle regioni laterali più fredda e pesante, strisciando quasi sulla superficie terrestre, viene ad occupare il luogo abbandonato dalla prima. Intanto la più calda, avendo colla sua ascensione fatto sollevare il livello dell'atmosfera nella zona torrida, fa sì che una certa quantità di questo fluido men caldo si rovesci al di qua e al di là verso i poli, e vada a riempire lo spazio rimasto privo di quella, che si è portata alla zona torrida: quindi una continua circolazione. Ma si noti ancora che le varie parti della Terra, quanto son più prossime ai poli, tanto ànno minor velocità di rotazione: e però l'aria, che dai poli corre verso l'equatore, si ritrova ad ogni istante dotata di minor velocità di quella, che à ivi la Terra.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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