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      Quando il vapore esce da una caldaia ad alta pressione, si raffredda e forma una densa nebbia, nella quale immergendo la mano si prova una sensazione di fresco. Facendo uscire da un piccolo orificio dell'aria umida compressa di 3 o 4 atmosfere, si produce un tal raffreddamento, che sopra una palla di vetro si depositano dei ghiacciuoli formati dal vapor d'acqua congelato. L'acido carbonico si solidifica all'uscir da un vaso, ove stava compresso sotto una cinquantina d'atmosfere.
     
      II. DEFINIZIONI. 1° La diversa quantità di calorico, cui una data massa di varii corpi, differenti in sostanza, esige per acquistare la stessa temperatura, dicesi il calorico specifico dei corpi medesimi.
      2° Viene chiamata capacità pel calorico l'attitudine, che ànno le varie sostanze corporee, di richiedere (ad onta che abbiano la stessa massa) diversa quantità di calorico, per giungere alla temperatura medesima.
      3° Alla quantità di calorico, necessaria a scaldare di un grado un kilogrammo d'acqua, fu dato il nome di caloria.
      4° Gli strumenti, atti a misurare il calorico specifico dei corpi, sono detti calorimetri.
      5° Lo studio e la misura del calorico latente, vuoi specifico, vuoi di stato, à nome calorimetria.
     
      III. COROLLARII. 1° Dunque i corpi termometrici, nel dilatarsi o restringersi, non rappresentano tutto il calorico che ricevono o perdono: dacchè la rarefazione del primo caso e la condensazione del secondo fanno ś, che nel primo un poco di calorico si occulti, ed un poco se ne svolga nel secondo.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428