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      2° Dunque la capacità pel calorico, ed il calorico specifico crescono colla temperatura, specialmentenei corpi più dilatabili. Nel ferro, per esempio, il calorico specifico fra 0 e 100° è 0,109, fra 100° e 200° è 0,120; nel platino, nel primo caso è 0,033, nel secondo è 0,036.
      3° Dunque il calorico specifico varia colla distanza relativa, e però collo stato di aggregazione delle molecule. Infatti nel rame ricotto, e malleabile, è 0,095; nel rame battuto ed incrudito è 0,093. Quindi è anche vario, secondo che i corpi sono o no cristallizzati.
     
      IV. SCOLII. 1° Per determinare il calorico specifico dei corpi sono stati comunemente seguìti tre metodi; cioè il metodo delle mescolanze; quello della fusione del ghiaccio, e quello del raffreddamento. Black, Wilcke, e Crawfort idearono il metodo delle mescolanze. Si abbia un vaso di metallo (fig. 279.) ben pulimentato, sostenuto da fili tesi, affinchè non partecipi alla temperatura del sostegno; e pieno d'acqua a temperatura cognita, e vi s'immerga dentro un altro corpo solido o liquido; affinchè uno dei due (acqua e corpo immersovi) si riscaldi col calorico perduto dall'altro, e tutti a due giungano alla temperatura medesima. Allora dai gradi del rispettivo raffreddamento, e riscaldamento si deduce il rapporto dei calorici specifici. Preso, esempigrazia, un kilogrammo d'acqua a 0°, e due kilogrammi d'idrargiro a 100°, si versi tutto nel sopraddetto vaso, o calorimetro, e si agiti il miscuglio finchè abbia acquistata un'uniforme temperatura; questa si trova essere di circa 6°. Quindi si ragioni così: Se anche l'idrargiro fosse stato un kilogrammo, l'acqua si sarebbe scaldata di soli 3°, perdendo l'idrargiro ben 97°; per conseguenza quel calorico, che riscalda l'idrargiro di ben 97°, non riscalda l'acqua che di soli 3°; e però ìl calorico specifico dell'idrargiro è 3/97 di quello dell'acqua, ossia circa 0,03. Basta ciò, per comprendere la legge, su cui si fonda questo metodo: la quale è, che impedita ogni perdita di calorico durante l'esperimento, i calorici specifici sono in ragione inversa delle variazioni di temperatura.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Wilcke Crawfort