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      1/delta = (2d-r)/dr (alfa)
      e quindi anchedelta = dr/(2d-r). (beta)
      Dalla qual formula apparisce manifestamente che il valore di delta è indipendente affatto dal valore dell'angolo di incidenza; anzi non dipende che dal valore di r e di d, quantità le quali sono le medesime per qualunque raggio appartenente ad uno stesso fascetto. Dunque allo stesso valore AF si giungerebbe col cercare ove il raggio riflesso, rispondente a qualunque altro raggio incidente LK,... incontri l'asse AL. Per conseguenza tutti i raggi provenienti da L e riflessi ecc.
      Se poi lo specchio fosse convesso, si avrebbe il medesimo risultato. L'unica differenza starebbe in ciò, che i raggi riflessi, essendo divergenti, non si incontrerebbero essi, ma le loro prolungazioni geometriche. Che debbano essere sempre divergenti si vede facilmente al solo riflettere che, se sono divergenti nel caso del parallelismo nella incidenza (come abbiamo stabilito nella proposizione terza del paragrafo 13.), tanto più lo saranno quando rispondono a raggi incidenti divergenti, come sono sempre quelli, che provengono da un punto solo. Che poi debbano incontrarsi tutti sull'asse relativo, o in un unico punto, risulta dal considerare che, ricercando in questo caso il valore di delta o di AF, non si ottiene che, la stessa formola, colla sola variazione del segno di r; si ottiene cioè la formula stessa tradotta nella seguentedelta = -dr/(2d-r) (gamma)
      in guisa che delta?non è in funzione che con r, e con d, e niente affatto coll'angolo di incidenza.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428