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      Sarà adunque possibile scorgere sulla carta l'imagine orizzontale di tutto un oggetto posto verticalmente, che secondo LI invia luce al prisma, e contemporaneamente tener d'occhio la matita, colla quale s'intende di ricopiarlo sulla carta medesima.
     
      (19)
     
      Su questa proprietà delle lenti biconvesse è fondata la prima camera chiara, che sia stata ideata; ed è quella proposta da Wollaston nel 1804. La luce LB ( fig. 42.) dell'oggetto, che si vuole ricopiare, entra normalmente in un prisma ABCD a quattro facce; soffre una prima riflessione totale in I, una seconda in o, e giunge all'occhio O nella stessa direzione dei raggi L'D provenienti dalla punta L' della matita.
      Ma siccome l'imagine dell'oggetto è più lontana dall'occhio della carta L'; così viene opportuna la lente M per dare la stessa convergenza ai raggi che vengono dall'oggetto, e a quelli che partono dalla matita.
      Questo strumento esige che l'occhio sia tenuto vicinissimo all'orlo del prisma, ed in modo che la pupilla accolga metà dei raggi dell'oggetto, e metà di quelli della matita. Però è da preferirsi la camera chiara di Amici, che abbiamo già descritta.
     
      (20) Questa proposizione può dimostrarsi anche matematicamente. Indichi MM' (fig. 43.) un menisco convergente, che abbia il centro della faccia anteriore in C, e quello della posteriore in C'. L'asse principale sia LF, in L trovisi un punto lucido, ed LI sia uno dei raggi incidenti; CIP sarà la normale condotta al punto d'incidenza, ed IE il raggio rifratto, la cui prolungazione geometrica trapasserà l'asse principale in K. Ciò posto ricordiamoci che tra il seno dell'angolo di incidenza LIC e quello della rifrazione EIP = CIK, ed anche fra gli angoli stessi, quando sieno di pochi gradi (come debbono essere in una lente di piccola apertura), vi è un rapporto costante, cui chiameremo n. Cioè (LIC)/(CIK) = n; e però LIC = n x CIK. Ma LIC = ACI - ALI; e CIK=ACI - AKI, dunque ACI - ALI = n x ACI - n x AKI. Per la qual cosa potremo asserire che - n x AKI = ACI - ALI - n x ACI = (1 - n) ACI - ALI.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Wollaston Amici