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      Chi desiderasse su tal soggetto più ampii schiarimenti potrà leggere l'opuscotetto citato nella Nota antecedente, ed inserito nel Num. 21 Anno III della Corrispondenza scientifica di Roma; e nel Num. 2 Anno V della medesima, la dotta lettera del celebre Belli. il quale, invitato dal p. Pianciani a dare il suo giudizio su questa controversia, principia dall'approvare la confutazione delle sperienze del Melloni fatta dall'Autore di questi Elementi; e poi passa a confermare con nuovi fatti l'antica dottrina dell'induzione.
      (52) Si è detto da sè sola: perchè le due elettricità che corrono per due conduttori e per riunirsi insieme, o per ispandersi contemporaneamente nel suolo, sono carcerate sui conduttori medesimi.
      (53) Chi amasse conoscere più esatte particolarità su tali fenomeni potrà leggere l'opuscoletto intitolato: Sulla deviazione dell'ago calamitato per la elettricità di attrito, Esperienze del professor Francesco Regnani. Roma, Tipografia delle Belle Arti 1857. Ivi ancora potrà vedersi sfatata l'opinione, cui quest'anno medesimo riproduce il Daguin, che cioè la rotazione di un ago calamitato posto in bilico vicino alla corrente della bottiglia leidense (scoperta, che dal medesimo viene attribuita a Kinnersley) debbasi considerare come un effetto magnetico. Basti riflettere che l'Autore di questi Elementi fin dal 1857 fa vedere a tutti nelle pubbliche Lezioni sperimentali la rotazione medesima in un ago non calamitato; anzi in un ago di una sostanza qualunque non magnetica.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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