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      Dico colpi decisi: perchè se la spinta della biella fosse continua, e quindi seguitasse ugualmente anche nei due punti così detti morti, quando cioè la biella (l) ed il manubrio (K) stanno nella stessa linea retta; il volante dovrebbe fermarsi, e la forza del vapore andrebbe a risolversi contro l'asse (e). Invece conviene che il manubrio (M) riceva un colpo secco in giù, quando lo stantuffo sta in alto (fig. 267} e la biella B, è discesa: ed un altro colpo in su, quando il manubrio sta nel sito simmetrico (fig. 267.); ossia quando la biella (B') è salita.
     
      Il moto poi non cessa al cessar del colpo, per l'inerzia dello stantuffo e specialmente del volante, come accade nella macchina dell'arrotino.
      Anzi sarà appunto il volante quello, che muoverà acconciamente la valvula a tiratore, per mezzo del triangolo (MSe) chiamato il tirante, e della leva ad angolo (Hoy). In fatti dal mezzo del volante sporge un disco o carrucola (Ce), il cui centro (E) resta in un fianco del centro (A) del volante stesso, e si chiama l'eccentrico. E poichè questo è abbracciato nella sua scanalalura da un anello; l'eccentrico dovrà, ad ogni girare del volante, far fare al centro (E) dell'anello (EeC) una rivoluzione intorno al centro (A) del volante medesimo. Ora al detto anello sono saldati i due estremi del triangolo (eSM) in guisa, che la base di questo viene costituita da un diametro (EM) dell'anello. E perciò al girar del volante, ed al conseguente ravvolgersi del centro dell'anello, dovrà la base del triangolo percorrere una rivoluzione, mantenendosi parallela a sè stessa, ed il vertice dovrà andare innanzi e indietro per un'asola (S) praticata in un pezzo fisso.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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