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      II. COROLLARII. 1° Possono comporsi in una quante si voglia forze parallele, applicate al medesimo sistema rigido, e dirette comunque. Imperocchè, ove a più punti invariabilmente congiunti fra loro fossero applicate tante forze parallele, ed agenti quali in un senso e quali nell'opposto, componendo insieme tutte le cospiranti fra loro, si ricadrebbe nel caso di due sole forze parallele ed inverse.
      2° Il punto, preso nella direzione della verga rigida, pel quale trapassa la risultante di due forze parallele, sia dirette, sia inverse, non cangia di posizione col mutare la direzione loro. Imperocchè tal posizione è affatto indipendente da questa direzione; ma è collegata unicamente colla posizione dei punti d'applicazione delle componenti, e colla loro energia. È di questo punto che s'intende parlare, ogni qual volta si nomina senz'altro il punto di applicazione della risultante di due forze parallele.(6)
      3° Date più forze parallele e cospiranti, sappiamo già (8. II. 3°) che la risultante loro si ritrova determinando prima la risultante di due; poi congiungendo il punto di applicazione di questa risultante con quello della terza componente, per mezzo di una retta, e supponendo applicata ad un punto di questa retta la risultante delle prime tre; e finalmente congiungendo il punto di applicazione dell'ultima componente con quello della risultante di tutte le altre per mezzo di una retta, ed intendendo applicata ad un punto di quest'ultima la risultante di tutte. Or bene: dalle teorie stabilite s'inferisce, che quest'ultimo punto rimane invariabile, comunque cangi la direzione delle forze parallele.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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