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      III. Si dica lo stesso nel caso, che il corpo (fig. 41.) tocchi il piano con tre o più punti: fra i quali per altro non trapassi la linea di direzione. Il suo peso GR verrà solo in parte sostenuto dal piano; la qual parte sarà precisamente quella, che può essere rappresentata dalla componente GB passante per la base: e perciò, per l'altra parte GA del peso, il corpo ribalterà.
      III. COROLLARII. 1° Dunque un corpo perfettamente libero, e posato sopra un piano obliquo, non è mai in equilibrio. Dacchè o la linea di direzione passi per la sua base, o non vi passi affatto, una sola porzione, cioè una sola delle due componenti, della gravità verrà elisa dal piano.
      2° Dunque un corpo sorretto da un piano orizzontale potrà essere o non essere in equilibrio. Imperocchè, se la linea di direzione passerà per la sua base, rimarrà fermo; se no cadrà.
      3° Dunque un corpo, posato sopra un piano obliquo ed impedito (esempigrazia dall'attrito) a scorrere per questo, potrà esso pure essere o no in equilibrio. Poichè o la linea di direzione passerà per la sua base (ciò che in una palla, in tal caso, certamente non avviene) ed il corpo resterà in quiete; oppure non vi passerà, ed il grave dovrà inevitabilmente cadere.
     
      IV. SCOLII. 1° Per maggior dilucidazione delle teorie stabilite si noti, che la mancanza d'equilibrio non produce sempre un movimento continuo, ma talora fa solamente che il corpo cada. Un grave (fig. 42.) di qualsivoglia forma G posato sopra un piano orizzontale HO, in guisa che la linea di direzione GR non passi per la sua base BB', certamente si rovescia in BD. Una palla (fig.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329